Questa mattina vengo a sapere improvvisamente che oggi è la giornata mondiale della fotografia; dovevo rimanere indifferente?
Ed ecco che, nella semplicità e nella spontaneità desidero proporre, anzi, riproporre quella che ancora ritengo l’immagine più bella da me mai scattata fuori dall’acqua (escludendo la fotografia subacquea, tutto un altro discorso, magari poi rivisita QUESTA GALLERIA per vederne qualcuna).
Siamo a Zanzibar, a passeggio sulla lunghissima spiaggia di Kiwengwa; sta per giungere il corpo principale di un temporale ma, nonostante sia ancora irraggiata dal sole, sulla spiaggia ha già cominciato a cadere qualche goccia. Cinque bimbi, che stavano giocando sulla sabbia, continuano il loro gioco unendosi in allegria sotto un ombrello, peraltro anche un po’ rotto. Assisto alla scena ed in un attimo inquadro e scatto.
In quest’inquadratura si racchiudono spontaneità, tempismo, bellezza, spensieratezza, mal d’africa, clima di vacanza … e tutto quanto la fantasia del momento possa suggerire. La foto è sì assolutamente mia, ma la esalto non preoccupandomi della modestia che, normalmente, mi contraddistingue poiché stavolta la mia bravura si è limitata alla prontezza lasciando tutto il resto alla natura ed ai soggetti. Infatti, contrariamente a quanto si possa pensare, colori, contrasti, luce e quant’altro sono esattamente ciò che i nostri occhi potevano vedere dal vivo in quel momento e chi è stato da quelle parti non può che confermarlo. Grazie a tutti per condivisioni, commenti e critiche.
Ormai siamo alle edizioni! La meta è talmente bella e gradita che, con il giusto ottimismo, ci si potranno aspettare altri workshop alle pelagie. E, vista la stagione e la location, un workshop fotografico non risulta di certo pesante se “condito” con le tipiche attività di un soggiorno marino. Prima di mostrare qualche nuova immagine …
Di seguito presento alcune immagini che, con la conoscenza pregressa del luogo, hanno l’aspirazione di avere maggiore originalità, se non altro per inquadratura ed angolazione. Come per le Frecce Tricolori (chi non ha visto non se le perda), saranno precedute da qualche parola di introduzione. Ovviamente presento solo le mie personali; i miei “frequentatori”, che ringrazio e con cui mi congratulo per i risultati conseguiti dopo lo stage con me, pubblicheranno a loro discrezione.
Inizialmente un cenno caratteristico dell’isola. Una trama tipica che si può notare in porto: quella del pescatore.
La scala colorata. Interessante il racconto che c’è attorno alla sua storia. Collegava le due parti del porto.
Arrivando al faro, nell’estremità nord-orientale dell’isola, si trova ora questa insegna.
Generazioni a confronto …
Carrette e vedette … Se si vuole conoscere la situazione relativa all’ormai annoso problema bisogna consultare i vari media. Vivendo l’isola da “non addetti” non ci si accorge assolutamente di nulla.
Veduta della costa settentrionale, quella meno accessibile.
Sempre la costa settentrionale ma vista dalla barca.
La tabaccara: il bagno dalla barca più bello di Lampedusa!
La grotta dei desideri.
La grotta degli innamorati.
Lo scoglio vela visto dalla barca. Attenzione a questo soggetto poiché più sotto sarà presentato in altre originali angolazioni ed in un momento particolare. Questa immagine, invece, è possibile con le varie soluzioni a disposizione per trascorrere una giornata bellissima in barca. A tal proposito consiglio vivamente l’amico NINO PARANZOTO.
Da Nino si gode di un eccezionale servizio tra cui un succulento ed abbondante pranzo. Nelle due immagini seguenti ci si può fare un’idea molto esauriente!
Torniamo ora allo scoglio vela. La prima immagine è quella praticamente classica che si può catturare dal punto denominato “L’albero del sole”, quota 133 ed anche il punto di massima altitudine dell’isola. Le seguenti 5 immagini, ritraggono lo scoglio vela in maniera decisamente più originale ovvero a “vista gabbiano” e, per di più, con le luci dell’alba. Non credo si siano viste foto del genere finora.
Impossibile dimenticare di ritrarre l’attrazione più famosa: la spiaggia dei conigli e l’omonima isola! Qui di seguito due immagini, una panoramica e l’altra più orientata alla spiaggia, colte nel momento di scendervi per trascorrere una splendida mezza giornata, con doverosa nuotata attorno all’isola!
Nelle quattro immagini che seguono si nota la stessa attrazione ma ritratta all’approssimarsi del tramonto – nelle prime due – e nel momento del tramonto – nelle seconde due. Inoltre, l’inquadratura è ancora una volta ed in tutte e quattro quella da me denominata “vista gabbiano”. Anche in questo caso … come ancora non si è vista.
Lampedusa dispone di un moderno aeroporto ed è con l’aereo che è decisamente consigliabile, a meno di altri motivi che obblighino il mezzo navale, di viaggiare per raggiungerla. La nave per Porto Empedocle salpa la sera e viaggerà tutta la notte. Il traghetto rappresenta il momento della partenza: un addio, ma più spesso un fermo proposito di ritornare!