Un’altra occasione offerta dall’organizzazione di OPEN HOUSE (vedasi anche il precedente articolo), è stata la visita, molto ben organizzata e guidata dagli splendidi volontari, con tanto di ascesa del Campanile di Santa Zita.
Il campanile è stato disegnato e progettato interamente da Francesco Faà di Bruno, sebbene non fosse propriamente né architetto né ingegnere, grazie alle Sue profonde conoscenze di grande matematico. Di seguito, attraverso tre immagini di quanto appare all’esterno ed all’ingresso della struttura, una breve presentazione del Beato. Chi mi conosce più a fondo sa che questo costituisce per me una profonda emozione, ulteriormente amplificata … da quasi quattro anni a questa parte!



I lavori, iniziati nel 1876, dopo l’ultimazione della Chiesa, si conclusero nel 1881. Il campanile ha un’altezza di 75 metri ed una base di soli 5 x 5 metri: si tratta, in sostanza, di una grande “matita” che svetta verso il cielo e che ancor oggi suscita l’ammirazione di ingegneri e docenti universitari. Il campanile, con i suoi 300 gradini, è strutturato in 14 piani, uno differente dall’altro, ed i visitatori salendo hanno modo di passare in mezzo alle otto grandi campane della cella campanaria. In cima, dove era collocato un osservatorio astronomico, si può ammirare un bellissimo e originale panorama della città di Torino. Consiglio di completare il giro visitando anche l’interessantissimo Museo di Faà di Bruno. Di seguito una sequenza molto sintetica di immagini prodotte da Fabio Foto e che, senza bisogno di ulteriori spiegazioni, documentano l’interessantissima esperienza di questa visita. A presto con altre novità da Fabio Foto.