La montagna è imprevedibile e va rispettata. Illusione quella di trovare un ambiente primaverile a 3000 metri di quota. Dal Colle dell’Agnello l’obiettivo era quello di raggiungere la vetta del Pan di Zucchero per ammirare ed immortalare il tramonto. La neve ce lo ha impedito e ci siamo dovuti accontentare, per stavolta, di un panorama parziale rispetto a quello pianificato. Ci si riproverà in estate, quando il sentiero sarà inequivocabilmente identificabile e percorribile. Accontentiamoci, pertanto, degli scatti di seguito che ritraggono il tramonto sul versante francese. Nell’ultimo, in panoramica verso est ovvero sul versante italiano, ancora una volta il Re di Pietra, cui è dedicato il centro dell’inquadratura, si nasconde timidamente sotto uno sgualcito cappello di nubi!

Le immagini possono, come sempre, essere acquisite. Come? Guarda qui.

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A presto da Fabio Foto.

Un sopralluogo “aereo” con l’obiettivo “segreto” di scorgere i tulipani … ma niente: la Contessa li ha nascosti bene e bisogna entrare per vederli. Bene, entreremo presto; abbiamo tempo tutto il mese. Nel frattempo, di seguito, ecco un paio di vedute del Castello di Pralormo all’approssimarsi del tramonto da due diverse angolazioni.

Buona visione e grazie, come sempre, per condivisioni, commenti e critiche.

A presto da Fabio Foto

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L’inizio di una nuova giornata è sempre caratterizzato da magia. Da un punto di vista fotografico, è affascinante notare come, nel giro anche di pochi secondi, i colori e le luci variano in maniera rilevante, regalando scene sempre inedite. Ci troviamo a Candia Canavese e nelle immagini che seguono si notano, oltre al lago ed all’abitato, il Castello e la torre di Castiglione. Nell’ultimo scatto panoramico lo sguardo si perde dall’alba sul lago fino all’arco alpino alle spalle di Torino, Monviso compreso.

Buona visione e grazie, come sempre, per condivisioni, commenti e critiche. A presto da Fabio Foto

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Un breve reportage da una location molto interessante sia dal punto di vista storico ed artistico nonché per una rilassante mezza giornata da trascorrere. L’unica nota stonata la meteo “non particolarmente favorevole”, per utilizzare un eufemismo, ma che ha, comunque, consentito di riprendere il Castello di Masino da varie angolazioni in un momento della giornata sempre suggestivo.

Di seguito una selezione di scatti. Buona visione e a presto da Fabio Foto

Per chi volesse saperne di più suggerisco questa pagina

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Oggi presento qualche scatto in un momento della giornata sempre caratterizzato da singolarità e, spesso, peculiare magia. Il cielo non sereno e la cornice lacustre hanno regalato, in questa circostanza, una dose di drammaticità alle scene. Ci troviamo in Piemonte … ma dove esattamente secondo voi?

A presto con nuove immagini da Fabio Foto

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Cultura, attività fisica, compagnia, spensieratezza: ingredienti per una giornata diversa e memorabile. E non solo! Prevedendo la visita tre tipi diversi di programma ed avendo completato l’itinerario “intermedio” coprendo solo una parte della struttura, c’è già stata sul posto la volontà determinata di ritornare per la “dose completa”. Non mi permetto di dilungarmi in descrizioni e/o sintesi storiche. Il materiale disponibile a riguardo è ottimo e abbondante. Vivamente, tuttavia, consiglio di fare questa bellissima esperienza direttamente sul posto fornendo, disinteressatamente, i riferimenti diretti.

ASSOCIAZIONE PROGETTO SAN CARLO onlus
c/o Forte di Fenestrelle – 10060 Fenestrelle (To)
Tel. 0121.83.600 – Fax 0121.88.46.42
E-mail: info@fortedifenestrelle.it
sito internet: www.fortedifenestrelle.it

Di seguito una galleria di immagini che forniscono un’idea generale dello svolgimento della visita. Un pizzico di fortuna per la giornata mite e limpida e, non meno importante, per la professionalità e la disponibilità della guida ci hanno fatto tornare a casa pienamente soddisfatti.

Dopo la galleria qualche immagine “da diversa angolazione” 😉

Per chi volesse affacciarsi dalla mongolfiera in mezzo alla Val Chisone può farlo qui:

https://www.facebook.com/100063798060229/posts/pfbid02g8iDjWiPUrccDLuuushHDJy6GzhqrHZhSgZAfzfewL52EMR7uoCeZB51KVnHgtP1l/?d=n

Ed ecco le immagini da angolazione aerea che danno l’idea d’insieme delle dimensioni e dell’estensione della struttura.

La base con le strutture di comando e logistiche
Panoramica verticale della stessa zona
Panoramica a 180 gradi della Val Chisone (monte a sx, valle a dx) con al centro la Fortezza di Fenestrelle
Visione d’insieme della Fortezza

… potevo intitolarlo “come non si è mai vista” … ma poteva essere poco modesto 🙂

Oggi mostro un reportage di immagini da “angolazione unica” e di cui una parte in orario decisamente particolare, ovvero all’alba. Non sto a descrivere i soggetti poiché riconoscibilissimi. Le torri della rocca e, in una, il Palazzo del Popolo sono ritratti come credo quasi nessuno abbia fatto. Dove c’è un soggetto molto famoso cerco di perseguire una certa originalità e spero di esserci riuscito. A presto con le prossime catture di Fabio Foto.

Li seguo fin da bambino e non mi stancherò mai di andarli a vedere, cosa che comporta sempre un sacrificio fisico non indifferente (questa volta per l’Air Show di Arona viaggio in auto, parcheggio in periferia, circa sei ore sotto il sole a più di 30°, due ore di incolonnamenti per rientrare; ma per questi 25 minuti si fa questo ed altro. Tutti sanno che non c’è ancora un gruppo che possa insidiare la loro solida posizione di migliori al mondo! Molti i bravi ma per numero, qualità e difficoltà delle manovre, precisione, spettacolarità ed ingaggio del pubblico le nostre Frecce Tricolori sono, appunto, inimitabili! Fotografare questa meraviglia mi accoppia due accesissime passioni. Migliaia sono i riferimenti multimediali a disposizione, soprattutto i video; la mia sfida è quella di presentare e dare un’idea dell’indimenticabile spettacolo con una sequenza di immagini fisse sintetizzanti i 25 minuti dell’avvincente esibizione della nostra pattuglia. Di elevatissima qualità anche le altre esibizioni nell’ambito della manifestazione, ma mi si perdonerà se dedico questo articolo con immagini interamente a questo nostro orgoglio nazionale. Farò precedere qualche parola ad ogni immagine o sequenza di immagini.

Lo speaker prende la parola, suona l’inno nazionale e, all’ultima nota, un rombo avvolgente inonda la folla: la formazione compare arrivando dalle spalle.

Il rombo col codino, ancora la formazione completa, comincia a salire; tra pochi secondi si separerà.

La sequenza dell’apertura del “cardioide”. I fumi tracceranno, fino all’incrocio delle due semi-formazioni, una forma di cuore.

La sequenza di incrocio al termine della figura del cardioide.

Le prossime tre immagini sono la sequenza dell’incrocio delle due semi-formazioni alla fine della figura del cuore, un’altra manovra corale con un effetto grafico sul cielo molto coinvolgente. Teniamo conto che i velivoli in questi momenti viaggiano a circa 700 Km/h. Lascio immaginare l’ingaggio per inquadratura, composizione e scatto delle foto …

Di seguito la composizione di due scatti nell’ambito della stessa figura del solita: la Schneider. Si può ammirare meglio qui la livrea del lato superiore ed inferiore dell’MB-339-PAN.

L’inizio della figura chiamata 4 e 5 a posto.

Trasformazione della formazione a calice e looping.

Trasformazione della formazione a cigno e tonneau.

Il solista effettua la Schneider negativa

Il solista sta terminando la sua manovra e la formazione è già pronta per la figura successiva.

Su per la prossima apertura: l’Arizona.

Apertura Arizona con inserimento del solista.

Le due immagini sequenza dell’incrocio delle due semi-formazioni in chiusura dell’Arizona.

Un’altra figura spettacolare: la scintilla tricolore!

Due scatti della figura del solista intitolata “Lomcovac”.

Doppio tonneau e trasformazione della formazione in “piramidone”, preludio all’apertura della bomba.

Quattro scatti sequenza dell’apertura della bomba e dell’incrocio successivo dei 9 velivoli al centro del palcoscenico.

La Schneider in formazione stretta, manovra estremamente impegnativa e cha fa rendere conto della minima distanza mantenuta tra un velivolo e l’altro oltre che alla perfezione della formazione.

Il solista presenta la sua ultima manovra: il volo folle.

4 scatti in sequenza che mostrano l’inserimento del solista da sotto la formazione che, alla minima velocità si prepara per la figura finale che chiude lo spettacolo: l’alona! I 9 passano dai fumi bianchi a quelli colorati, le note sono quelle della Turandot e la voce è quella del grande Luciano Pavarotti!

La formazione traccia, appunto, un’alona, ma TRICOLORE, nel cielo di Arona rimarrà a colorare il blu di una giornata tersa per qualche minuto. Con un perfetto sincronismo, mentre i 9 si avvicinano e virano a sinistra, …”All’alba vincerooooo, vinceroooo, vinceeeeeerooooooo”. Finisco la sequenza di scatti e mi accorgo che l’oculare è bagnato, le gambe tremano, la pelle d’oca è al massimo, abbasso la macchina e mi devo appoggiare alla balconata del lungo lago, mi passo la mano sul viso per asciugarlo; stavolta non è per il caldo… Le decine di migliaia di persone, stima molto per difetto, giunte in riva lago in questa domenica di canicola applaudono e si commuovono, sento una bambina che esclama: “No, è già finito!” Un’emozione che non si riesce a trattenere, nemmeno ora mentre sto scrivendo …!

Al termine della manovra i 10 si ricongiungono e ritornano alla base. Ci hanno reso orgogliosi ed hanno cancellato fatiche, disagio, attesa e caldo di questa giornata. Arrivederci ragazzi, buon rientro.

Lo avevo annunciato in questo articolo qualche tempo fa, come ricorda anche l’immagine in copertina. Ed ecco che il tutto si è verificato. In questi casi tutto è prevedibile al secondo ed al millimetro, come ho già illustrato in questo articolo a suo tempo, tranne le condizioni meteorologiche che ti lasciano spesso in sospeso fino all’ultimo momento. stavolta è andata diciamo benino … Lo scatto è di poco dopo le 2140 di ieri sera, giornata ancora di luna piena dopo la “quasi eclissi” vista (poco) nelle primissime ore del mattino precedente. Come pensato in sede di sopralluogo, la mia macchina fotografica “molto mobile” 😉 si è posizionata in modo da far incorniciare il levar di luna dalle braccia della statua della Vittoria Alata. Come spesso succede nei primi e negli ultimi minuti del suo “viaggio” sulla volta celeste, soprattutto nella fase di luna piena ovvero con il sole in opposizione, la rifrazione della luce attraverso l’atmosfera terrestre lascia raggiungere il nostro satellite solo dallo spettro più rosso della gamma cromatica conferendogli una suggestiva colorazione, puntualmente colta dall’obiettivo.

Per i non pratici della zona ci troviamo sulla vetta del Colle della Maddalena, o meglio Bric della Maddalena, praticamente il punto di quota più alta del comune di Torino a 715 m s.l.m.

Buona visione e a presto con le prossime novità che saranno di tutt’altro genere …

La luna piena al perigeo si leva alle spalle della statua della Vittoria Alata – Colle della Maddalena – Torino

Oggi ho verificato le condizioni (non di certo quelle meteo) per lo shooting che sarà effettuato il 16 maggio prossimo in occasione di …. indovinate un po’ …?… anche se è semplice – tempo fa, per chi si ricorda, ho fatto “coming out”. Tra meno di un mese ci sarà qualcosa di “super”. Non rivelo la location; chi vuole sbizzarrirsi nei commenti è il benvenuto. A presto.

Con le solite modalità, che ormai non ripeto più, l’occasione stavolta era propizia per la combinazione di due eventi: alba e luna piena, quest’ultima pochi minuti prima del suo calare. In copertina il palcoscenico che si è presentato al mio “occhio esteso” e di seguito il collaudo della “portata” delle corna del cervo. Chissà cosa ha preferito inquadrare?

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